Madonna ci ha fatto tornare ragazzine
- Pamela Campaner
- 1 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Per chi si fosse perso lo show (non chiamatelo concerto!) di Madonna a novembre a Milano, ecco il nostro contributo.
di Pamela Campaner

Io e Laura siamo andate insieme a vedere Madonna al Chase Center di San Francisco. Alla regina del pop piace arrivare sul palco dopo le 10 e anche questa volta non si è smentita. Solo che ora tutti lo sanno e si organizzano di conseguenza. Perdonandola anche perché tutta la parte del tour del Nord America era stata cancellata a causa di un’infezione batterica che ha portato la cantante in terapia intensiva.
Insomma, grande attesa per questo The Celebration Tour dove abbiamo ripercorso insieme quarant’anni di carriera. Come ha detto lei “"I've been doing this sh** for 40 f****ing years”.
Introdotta da Bob the Drag Queen, grande maestro di cerimonie in abito Maria Antonietta, il vestito indossato da Madonna nel 1990 agli MTV Video Music Award, la diva 65enne ha tenuto il palco per più di due ore.
Un'esibizione ad alta energia
Un'esibizione ad alta energia, piena di ritmo e perfettamente studiata nei tempi di uno spettacolo che è stato messo in scena su un palco enorme e pieno di effetti speciali. Tuttavia è lecito domandarsi se abbia davvero cantato tutte le canzoni o se il più fosse in playback. Un paio di pezzi alla chitarra accompagnati da qualche sproloquio erano autentici ma sul resto il sospetto resta.

La collezione d'arte
Ma torniamo allo show.
Pare che Madonna abbia utilizzato il suo primo stipendio per acquistare opere d’arte e questo sua passione per il collezionismo è passata nell’anima del tour. In particolare, sugli schermi sono passati i ritratti dell’artista polacca Tamara de Lempicka di cui Madonna sostiene di possedere una raccolta che potrebbe costituire un intero museo a sé. Peraltro il prossimo autunno a San Francisco, il De Young Memorial Museum aprirà la prima grande retrospettiva su Tamara de Lempicka del Nord America.

Ovviamente tutto lo spettacolo si regge su meravigliose coreografie e straordinari ballerini. Per chi non l’avesse visto, il documentario “Strike a Pose” raccontava già una decina di anni fa la vita dei ballerini di Madonna durante il Blonde Ambition Tour. non credo che molto sia cambiato. Forse ora è ancora tutto più estremo, erotico, dissacrante. Ma nel complesso quello che ci aspettavamo. Bitch, she’s Madonna!
Purtroppo la Material Girl non ha preso parte a tutte le scenografie. Laura diceva che andava nel backstage a riposarsi :-) Diciamo che la ginocchiera la porta ancora e si muove poco. A tratti è quasi imbarazzante ma noi la perdoniamo.
I fan
La perdoniamo noi e tutti i suoi fan. Gente di mezza età tutta pizzi neri e look anni ’80. La produzione ha comportato molti cambi di acconciature e costumi ispirati ai suoi look più iconici. Lingerie sexy, tacchi scintillanti, cappelli da cowboy e naturalmente il reggiseno con le coppe a cono di Jean-Paul Gautier. Quasi alla fine dello show i ballerini sono andati on stage indossando tutti i look del suo passato, da "Material Girl", "Like a Virgin" e persino la divisa da baseball del suo personaggio nel film del 1992 "A League of Their Own”.
Curiosità: durante il gran finale Madonna ha indossato un corsetto in seta blu tutto italiano. Prezzo al pubblico 3.800,00 euro.

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